Chi pratica da una a tre ore settimanali di cardio unite a due sessioni di pesi riduce il rischio di morte del 40%. Si consiglia, pertanto, di eseguire entrambe le attività in maniera costante.
Tutti sappiamo che allenare la massa muscolare attraverso un lavoro mirato con sovraccarichi, sia il modo migliore per contrastare (e prevenire) l’osteoporosi.
L'esercizio fisico regolare agisce positivamente sui principali fattori di rischio dell'osteoporosi, diminuendo significativamente il pericolo di fratture. Questo vale in particolare per le donne dopo la menopausa e per le persone anziane, che diventano tendenzialmente sedentarie.
A tal proposito alcuni studi hanno dimostrato attività senza impatto, come il ciclismo, creano una buona risposta muscolare ma una scarsa stimolazione del tessuto osseo. Per quanto riguarda la camminata potrebbe migliorare la densità minerale ossea - BMD del femore nelle donne in post menopausa, senza però avere impatti positivi sulla colonna vertebrale in nessuno dei suoi tratti.
Tenendo però conto che nelle donne in post menopausa il rischio maggiore di osteoporosi è verso le vertebre piuttosto che su ossa lunghe come il femore, si capisce come la camminata non sia l'allenamento migliore per prevenire o rallentare l’osteoporosi.
Durante l’allenamento di forza le ossa vengono stimolate grazie alle giunzioni tendinee muscolari, che creano una varietà di stimoli in grado di promuovere una risposta osteogenica. Grazie ad azioni come tensione, compressione e torsione, vengono creati segnali elettrici in grado di stimolare il metabolismo osseo e l’apposizione minerale, aumentando la densità minerale ossea e rallentando il riassorbimento osseo e il conseguente rischio di osteoporosi.
L’alternanza tra allenamento aerobico e sessioni con i sovraccarichi pare, però, avere un potere ancora maggiore (come detto a inizio articolo.
Un recente studio che ha coinvolto più di 100mila partecipanti ha dimostrato che la combinazione di cardio e pesi sia l'approccio più benefico per vivere più a lungo. In particolare, previene il rischio di malattie cardiache per gli anziani.
La ricerca ha mostrato che i soggetti che si concentravano solo sui pesi hanno ridotto il rischio di morte dal 9% fino al 22%. Chi, invece, si è focalizzato sul cardio ha ridotto la possibilità di morire dal 24% al 34%. Ma, i risultati migliori sono arrivati per chi ha unito le due attività riducendo il rischio di morte dal 41% al 47%.
Questi dati ci danno un grandissimo aiuto nel cercare la via corretta per prevenire moltissime problematiche di salute e migliorare la qualità (e la durata..) della nostra vita; ora non ci resta che cominciare a muoverci e..sollevare un po’ di pesi!
Cardio+pesi=connubio perfetto!
A mio modesto parere variare il tipo di allenamento aiuta il nostro corpo a nuove sollecitazioni, stimoli diversi e questo aiuta anche a trovare nuovi stimoli.